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Il ruolo chiave del vetro nella protezione contro il fuoco

Nel contesto attuale in cui viviamo, soprattutto all’interno di aree urbanistiche altamente e densamente popolate, l’attenzione verso il tema della prevenzione contro i rischi e le minacce di incendio è diventata un elemento essenziale. La sicurezza antincendio assume così un ruolo basilare nel momento della progettazione di stabili ed edifici: un requisito già di per sé importante nelle costruzioni adibite ad uso abitativo che diventa cruciale per quelle destinate ad ambienti lavorativi o a luoghi pubblici.

Le situazioni legate allo scoppio di incendi comportano una casistica di pericoli davvero ampia che non si riducono alle mere fiamme: basti pensare alla possibile esalazione di fumi tossici, di gas caldi e alla trasmissione intensa di calore, tutti rischi che possono seriamente mettere in pericolo l’integrità di persone così come danneggiare irrimediabilmente una intera proprietà. Circostanze da gestire con la massima cautela, come sempre quando è in ballo la sicurezza delle persone, e che non richiedono alcun tipo di compromesso se non la totale affidabilità e salvaguardia.
Le vetrate antincendio svolgono un compito decisivo nel prevenire tutto questo, soddisfando al contempo le prerogative da rispettare in campo edile e garantendo armoniosità nell’integrazione architettonica complessiva.

La resistenza al fuoco

Andiamo a ripercorrere alcuni elementi teorici. Quando si parla di resistenza al fuoco, ci si riferisce alla intrinseca capacità di un elemento (ove sottoposto appunto all’azione e/o vicinanza al fuoco) a mantenere intatte le proprie caratteristiche meccaniche, nonchè ad arrestare la trasmissione di calore e la tenuta contro il fumo.

I vetri resistenti al fuoco sono composti da lastre separate tra loro da un intercalare intumescente (tipo di gel). In caso di necessità, il calore porta alla dilatazione dell’intercalare, che si tramuta in una schiuma isolante che reagisce alla presenza del fuoco, andando così a bloccare decisamente il propagarsi di fiamme e fumo.

L’azione di questa tipologia di vetro si concretizza nelle tre seguenti modalità e prestazioni, parametri su cui si calcola anche la sua efficacia:

  1. Resistenza all’irraggiamento (o stabilità): attitudine a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco (limitando sensibilmente la trasmissione per irraggiamento).
  2. Ermeticità (o tenuta): attitudine a non lasciar passare (tantomeno produrre) se sottoposto all’azione del fuoco su un lato, fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto.
  3. Isolamento termico: propensione a resistere all’esposizione ad un incendio agente su un solo lato, ostacolandone la diffusione.

Da sottolineare anche l’esistenza di una vera e propria categorizzazione di classi di resistenza al fuoco, così delineata: 15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240 e 360. Questi numeri indicano esattamente il tempo, espresso in minuti, durante il quale la resistenza al fuoco deve essere assolutamente garantita.

Vetrotech Saint-Gobain

I prodotti Vetrotech Saint-Gobain sono appositamente studiati per assicurare una protezione incondizionata di persone e spazi.

Vetrotech è specializzata nella progettazione, sviluppo e produzione di vetri protettivi antincendio così da conseguire un duplice obiettivo: contrastare con successo l’eventualità di incendi e mantenere inalterata la bellezza ed il design del vetro all’interno di abitazioni e stabilimenti. Un vetro che rispetta tutti i crismi previsti dalla normativa antincendio e garantisce prestazioni durature dal punto di vista della fiducia e qualità, con un campo applicativo che si estende ad uffici, locali per il pubblico, strutture alberghiere, scolastiche e marine (con installazioni come porte, divisori, vetrate fisse o apribili per interni).